lunedì 22 agosto 2016

La Grande Opera su Milano X


Alberto Mossino e Vito D’Ambrosio, “La Grande Opera”, Arca Edizioni
Cosa succede quando in una piccolo e sonnacchioso paese della provincia piemontese si comincia a mormorare che presto verrà costruita una centrale nucleare? Partendo da questo scenario fictional ma verosimile, Mossino e d’Ambrosio mettono insieme un thriller di provincia con tutte le carte in regola.
Eh si, perché se di fiction si tratta (è questo il caso), personaggi, scenari, dinamiche sono descritte con colore e spessore.
Il plot narrativo funziona, il ritmo della storia incalza fino all’ultima pagina, alternando principalmente due punti di vista: quello di un trentenne del paese, che diventerà uno dei leader della protesta assieme al suo entourage, e quello di un cronista cinquantenne, scafato e combattivo.
Scorrendo le pagine si sente l’eco delle proteste dei NO TAV: in alcuni capitoli rivivono dibattiti che sembrano raccolti in presa diretta dalle assemblee di movimento e si delineano strategie sperimentate nelle lotte contro l’alta velocità in Val di Susa.
La passione per la scrittura del duo Mossino / d’Amborsio si combina con un amore incondizionato per la vita placida del countryside piemontese, descritto in tutte le sue contraddizioni e ingenuità, regalandoci un piccolo grande romanzo che mescola crime e denuncia politico-sociale.